Innovazione per ricostruire L’Aquila del futuro
Incontri internazionali
Dal 24 al 26 maggio 2016 si è tenuta a L'Aquila, Officina L'Aquila, evento promosso e organizzato da ANCE Abruzzo, insieme ad ANCE L'Aquila, ANCE Chieti, ANCE Pescara, ANCE Teramo, e Carsa srl.
Per comunicare e valorizzare l'esperienza della ricostruzione in corso, la tradizionale rassegna fieristica sulle tecniche e i materiali per ricostruire viene superata da una serie di incontri internazionale, che ha presentato le più interessanti esperienze nel campo del restauro, del recupero, del consolidamento antisismico, dell'adeguamento energetico e della riqualificazione urbana realizzate a L'Aquila e in Europa. Durante la manifestazione si sono tenute visite guidate ai cantieri della ricostruzione.
Tre le giornate in cui si è articolata la Rassegna internazionale, con convegni all'Auditorium del parco del castello:
- 24 maggio – La rendicontazione sociale della ricostruzione;
- 25 maggio – Innovazione e futuro
- 26 maggio – Restauro e consolidamento: L'Aquila modello per il mondo
ANDIL ha partecipato alla seconda giornata su "Innovazione e futuro" ed, in particolare, alla sessione del mattino "Le innovazioni nell'antisismica: ricerca e applicazioni" con un intervento tecnico-scientifico dedicato alle nuove tamponature antisismiche, sviluppate nell'ambito del progetto di ricerca europeo INSYSME, e con una relazione di approfondimento sul tema dell'efficienza energetica e del comfort abitativo nella sezione pomeridiana su "Risparmio energetico".
RELAZIONI PRESENTATE
Dr Paolo Morandi, Università di Pavia
Abstract: La presentazione tratta il sistema innovativo di tamponamento in laterizio sismo-resistente a giunti
scorrevoli ideato e realizzato dall'Università di Pavia nell'ambito del progetto Europeo FP7 "INSYSME". Sono illustrati i principi di base ed i dettagli costruttivi della soluzione proposta e dato ampio spazio alla sperimentazione condotta sia a livello di caratterizzazione meccanica dei materiali che di prove sismiche, queste ultime costituite da prove cicliche nel piano e dinamiche fuori piano su telai semplici tamponati con e senza aperture e da una prova su tavola vibrante di un edificio a due piani in scala reale. Alla luce dei risultati delle prove sperimentali, la soluzione proposta mostra interessanti prospettive applicative con una capacità di limitare il danneggiamento nel corpo murario e l'interazione negativa con la struttura in c.a., ma anche di sfruttare le caratteristiche dissipative del sistema per ridurre gli effetti globali delle azioni sismiche sugli edifici.
"Efficienza energetica e comfort abitativo"
Ing. Rosario Gulino, ANDIL
Abstract: con i tre decreti attuativi della L. 90/2013, relativi ai requisiti minimi degli edifici, certificazione energetica e schema per la relazione tecnica è stato completato in Italia il recepimento della Direttiva "EPBD2", dando il via alla "rivoluzione" dell'edificio di riferimento per il calcolo e la quantificazione delle misure di efficienza energetica. Si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro delle costruzioni in Italia, sulla scia del trend, in atto oramai dal 2005, orientato al contenimento dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti.
Con l'introduzione della direttiva NZEB si va verso una riduzione ulteriore delle dispersioni, ma bisogna fare attenzione anche alle conseguenze sull' aspetto qualità dell'aria all'interno degli edifici. Infatti nella maggior parte dei Paesi europei il problema principale è quello di riscaldare gli edifici, per questo motivo si è badato soprattutto al contenimento dei consumi in fase invernale, trascurando la problematica estiva e i crescenti costi per il raffrescamento.
Bisogna superare e/o integrare una legislazione che tende ad adottare modelli di tipo centro nord-europeo e basati sull'idea che il contenimento dei consumi si attui solo con azioni di contenimento delle trasmissioni in periodo invernale.
La sfida che attende il mondo dell'edilizia è quella di promuove l'idea di un edificio NZEB capace di coniugare risparmio e salute: occorre creare edifici in armonia con l'ambiente circostante che possano interagire con il ciclo del giorno e della notte e con l'alternanza delle stagioni.
Rivalutando al contempo la casa mediterranea è un modello di valutazione per materiali, componenti e sistemi edilizi, legati al territorio, a basso impatto ambientale, dalla spiccata durabilità nel tempo e in grado di garantire elevate prestazioni in modo passivo, cioè ricorrendo ad un uso moderato degli impianti. Tale modello può rispondere efficacemente alle sfide dei cambiamenti climatici valorizzando, al contempo, le tradizioni architettoniche. Al centro del modello della casa mediterranea vi sono la persona, il suo benessere e le sue necessità socio economiche.
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