SISTRI

Il SISTRI (Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) è il sistema informativo istituito e disciplinato dal decreto ministeriale 17 dicembre 2009 dal Ministero dell'Ambiente per monitorare i rifiuti tramite la tracciabilità degli stessi. Il sistema si basa sul trasferimento in formato digitale degli adempimenti documentali precedentemente svolti in forma cartacea e basati sul Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), sul Registro di carico e scarico dei rifiuti e sul Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) ed utilizza due apparecchiature elettroniche: la "black box" (cioè un trasponder), da montare sui mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti per tracciarne i movimenti, e la token usb da 4 Gb equipaggiata con un software per autenticazione forte e firma elettronica che viaggia assieme ai rifiuti, su cui sono salvati tutti i dati ad essi relativi.

L'entrata in vigore del SISTRI, inizialmente prevista per luglio 2010, è stata più volte rinviata:

  1. al 1º ottobre 2010
  2. al 1º gennaio 2011
  3. al 31 maggio 2011
  4. al 1º giugno 2011
  5. al 1º settembre 2011
  6. al 2 aprile 2012 (decreto "Milleproroghe" del 23 dicembre 2011)
  7. al 30 giugno 2013
  8. al 1º ottobre 2013

Dall'1 ottobre 2013, il SISTRI è applicato dagli Enti o dalle imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e detenzione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori (art. 11, co. 2).

A partire dal 3 marzo 2014, il SISTRI si applica anche a i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e ai Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania (art. 11, co. 3). Ciononostante, le sanzioni per i mancati adempimenti legati al SISTRI verranno erogate solo a partire dal 1º gennaio 2018 (inizialmente era stato stabilito il termine del 1º gennaio 2015 e successivamente del 1º gennaio 2016 e deò 1° gennaio 2017), ferme restando le sanzioni per mancati adempimenti legati al sistema "cartaceo" di tracciabilità (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, Formulario d'Identificazione Rifiuto e Registro di Carico e Scarico).

Fino al 31 dicembre 2017 (comunque non oltre il collaudo con esito positivo della piena operatività del nuovo sistema di tracciabilità individuato a mezzo di procedure ad evidenza pubblica, bandite dalla Consip SPA il 26 giugno 2015) sono dimezzate le sanzioni per omessa iscrizione al Sistema e per mancato pagamento del contributo. Tali sanzioni sono previste dall'articolo 260-bis, commi 1 e 2, del decreto legislativo 3 aprile, n. 152 e sono operative dal 1° aprile 2015: vanno da 2.600 a 15.500 € (sanzione aumentata da 15.500 a 93.000 euro nel caso di rifiuti pericolosi).

In definitiva, sono obbligati ad aderire:

  • gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi con più di 10 dipendenti
  • glienti o le imprese che raccolgono, trasportano o gestiscono rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale
  • gli enti o le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi
  • i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania.

In ogni caso la certificazione di sistema di gestione ambientale conforme alla UNI EN ISO 14001 prevede la gestione dei rifiuti secondo il SISTRI.

Sono esentati dalla iscrizione al Sistri (ma comunque tenuti agli adempimenti legati al sistema "cartaceo" di tracciabilità: Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, Formulario d'Identificazione Rifiuto e Registro di Carico e Scarico):

  • i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi e di pericolosi fino a 10 dipendenti compresi
  • gli enti e le imprese che effettuano attività di raccolta, trasporto e gestione dei rifiuti non pericolosi
  • i raccoglitori e i trasportatori di rifiuti urbani del territorio di Regioni diverse dalla Regione Campania.

Nota: nel momento in cui si passa dalla gestione dei rifiuti di tipo tradizionale al SISTRI, occorre allineare le giacenze Sistri presenti sul portale con i movimenti di carico di rifiuti pericolosi ancora in giacenza nei registri delle aziende e cancellare eventuali movimenti registrati "in prova" sul Sistri.


Il SISTRI prevede il pagamento di un contributo annuale. Le sanzioni per l'omessa iscrizione, il mancato pagamento del contributo annuale e per omissioni e errori nell'immissione dei dati nel sistema telematico sono state introdotte dal d.lgs. 205/2010.

È previsto il pagamento del contributo annuale per l'anno 2017 (scadenza 30/04/2017).

Per approfondimenti si rimanda al sito ufficiale del SISTRI: www.sistri.it



Circolari

Ricerca le circolari per parola chiave

Newsletter

Iscriviti alla Newsletter del Laterizio


logo_life_herotile-02.png           saie ftredilio ftr             logo ingenio             Logo-INS.png